MUSEO
STIBBERT
Il Museo Stibbert si trova nel centro di
Firenze, dove un tempo vi abitava il suo fondatore e proprietario: Frederick
Stibbert.
Di famiglia metà inglese e metà
italiana, il signor Stibbert fu sempre molto legato alla sua dimora fiorentina,
dove iniziò a raccogliere manufatti di ogni tipo e provenienza, fino a quando,
con la sua morte, la lasciò alla città di Firenze con l'unica clausola che
fosse adibita a museo e che, in caso non fosse mantenuta al meglio, che ogni
oggetto, quadro o decorazione al suo interno fossero rimandati all'altra sua
patria, l'Inghilterra.
Il museo presenta moltissimi oggetti
europei, mediorientali, cinesi e giapponesi, come armature del Cinquecento,
quadri di artisti famosi, ceramiche, porcellane e tappezzerie, oltre che
tessuti di grandissimo valore e manifattura pregiata.
Una caratteristica di questo museo è che
ogni stanza presenta una tematica specifica e quindi una funzione: ricordiamo
per esempio la Quadreria, che è quella con cui si apre la visita, la stanza
Mediorientale, quella della Cavalcata, la stanza di Ceramica e l'intera ala
dedicata ai manufatti di origine Giapponese, che ne presenta oltre 1800,
tra armature, katane e ventagli di ogni genere.
Nella stanza Mediorientale troviamo le decorazioni tipiche dell'Alhambra
spagnola, probabilmente studiate e ricreate apposta su commissione di Stibbert
stesso: al suo interno possiamo osservarvi vestiti e armi arabe, oltre che a
delle splendide armature colorate. Per gli arabi la luna era il simbolo
dell'uomo, freddo e mortale, mentre il sole quello della donna (madre, vita e
calore), ma nelle armature ritroviamo sia il giallo che l'argento, in quanto i
guerrieri dovevano avere le caratteristiche sia dell'uomo che della donna per
essere persone equilibrate. Inoltre sulle armi vi possiamo leggere (anche se
sono in arabo) delle scritte: sull'elmo c'è scritto "Dio proteggimi",
mentre sulla spada "Dio perdonami".
Nella stanza della Cavalcata vi troviamo
una figura molto importante posta in alto: San Giorgio a cavallo con ai piedi
il drago morto. San Giorgio era il protettore dei cavalieri, nessuna sorpresa
quindi che si trovi proprio qui, dove molti guerrieri a cavallo armati di lance
e protetti da spesse armature sembrano marciare verso un indefinito nemico.
La stanza di Ceramica, situata accanto a
quella per il ballo, fu creata apposta per i fumatori, in quanto era facilmente
pulibile dai residui di fumo, inoltre, tra le varie decorazioni, possiamo
osservare dei piccoli motti, messi lì appositamente per facilitare la
conversazione tra gli uomini che si trovavano al suo interno.
Altre stanze particolari sono quella con
le bandiere delle contrade di Siena, che riproduce un padiglione da battaglia
dei capitani; la stanza stile impero che presenta un arredamento e quadri in
stile neo-classico; la camera da letto per la madre, con lo specchio
"Psyche"; e ultima ma non ultima, la stanza dove vi è conservata la
veste di Napoleone di quando nel 1805 andò a Milano, infatti è in verde. Questa
veste, anche se non del tutto completa, è particolare nelle decorazioni, che
presentano la tipiche "N" di Napoleone e un'ape (che in realtà è un
giglio rovesciato), simbolo del suo potere di imperatore che ha rovesciato la
monarchia.
Arianna
De Stefano

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